1. Presentati: chi sei e cosa fai? E tra cinque anni, cosa pensi che farai?
Ciao. Mi chiamo Simona Campli e vivo a Roma dove sono nata ormai quasi trenta-meno-uno anni fa. Sono specializzata da anni nel multitasking: seguo diversi lavori/passioni, molto diversi tra loro, in contemporanea.Al momento quello che mi occupa la maggior parte delle ore è un laboratorio di sartoria con cui ho cominciato a collaborare un paio di anni fa. Disegno e realizzo abiti la cui linea stilistica non è mia ma attraverso questo riesco ad apprendere le tecniche per poi realizzare, fuori da lì, le mie idee. Ho cominciato come apprendista quando avevo una macchina da cucire da un paio di mesi e sapevo a malapena andare dritta con una cucitura semplice (e neanche sempre). Piano piano ho imparato a fare un po' di modellistica, a tagliare e montare modelli su stoffa e a rifinirli seguendo il metodo della sartoria su misura che ormai rischia di scomparire...
Accanto a questo recentemente ho anche cominciato a prendere lezioni di disegno dalla nonna di una mia amica, un genio di signora di 86 anni che ha studiato all'accademia d'arte di roma e ha lavorato tutta la vita come costumista per il cinema. Mi sta insegnando come usare la matita da zero, visto che anche lì ero totalmente incapace al principio. Non mi stanco mai di imparare metodi per tradurre le mie idee!
Cosa farò tra 5 anni è una domanda scomoda per me, sto imparando ora a concentrarmi sul presente! La risposta più probabile è che continuerò a seguire questa linea di "fare più cose in contemporanea" finchè posso e finchè ne avrò voglia. Pensandoci bene il letmotiv di ogni cosa che faccio è comunque smontare e rimontare, buttare giù e ricostruire.
2. Il tuo prossimo progetto: a che cosa stai lavorando adesso?
3. Gli strumenti del mestiere: un’istantanea del tuo piano di lavoro, che cosa c’è intorno a te?
4. Se tu fossi un supereroe, quale sarebbe il tuo superpotere?
Ahah, mi viene un pò da ridere a pensarmi come supereroe, soprattutto perchè negli ultimi tempi mi chiamano wonderwoman per prendermi in giro! Piuttosto me ne servirebbe uno come amico (ah già ci sei te!). Boh, rispondo con un enorme cazzata piena di autocompiacimento. Mi piace pensare di essere una persona sensibile, che sa osservare bene quello che le è attorno, o almeno che spende molto tempo nel guardare, anche i minimi dettagli. Quindi il superpotere che potrei avere magari potrebbe essere qualcosa con la supervista, o con i supersensi in generale.
5. La prima volta che mi hai visto, cosa hai pensato?
La prima volta che ti ho visto, se la memoria non mi inganna, mi hai trovato casa; la seconda volta che ci siamo viste piangevo a dirotto e mi hai consolata. Non ricordo esattamente cosa ho pensato ma credo con molta probabilità, visto il periodo, che fosse qualcosa di molto romantico, tipo "mi sa che ora non mi sentirò più sola".
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Cosa farò tra 5 anni è una domanda scomoda per me, sto imparando ora a concentrarmi sul presente! La risposta più probabile è che continuerò a seguire questa linea di "fare più cose in contemporanea" finchè posso e finchè ne avrò voglia. Pensandoci bene il letmotiv di ogni cosa che faccio è comunque smontare e rimontare, buttare giù e ricostruire.
2. Il tuo prossimo progetto: a che cosa stai lavorando adesso?
Ora sto cominciando (in ritardo) a lavorare su una piccola collezione estiva fatta in casa per Pluriball, il nomignolo dietro cui mi nascondo spesso. Ho diverse idee in testa, probabilmente ne realizzerò solo alcune e in pochi pezzi, per crearmi un piccolo campionario da portare in giro e presentare. Le idee che mi seguono ultimamente sono la semplicità nei colori e nelle forme, il tema naturalistico, il creare qualcosa che possa essere utilizzato in più modi e che sia quanto più possibile customizzabile da chi se ne appropria.
Forbici, centimetro, fili stoffe e bottoni, macchina da cucire, ritagli di riviste e bè, lo sai, un bel po' di liste :)
Ahah, mi viene un pò da ridere a pensarmi come supereroe, soprattutto perchè negli ultimi tempi mi chiamano wonderwoman per prendermi in giro! Piuttosto me ne servirebbe uno come amico (ah già ci sei te!). Boh, rispondo con un enorme cazzata piena di autocompiacimento. Mi piace pensare di essere una persona sensibile, che sa osservare bene quello che le è attorno, o almeno che spende molto tempo nel guardare, anche i minimi dettagli. Quindi il superpotere che potrei avere magari potrebbe essere qualcosa con la supervista, o con i supersensi in generale.
La prima volta che ti ho visto, se la memoria non mi inganna, mi hai trovato casa; la seconda volta che ci siamo viste piangevo a dirotto e mi hai consolata. Non ricordo esattamente cosa ho pensato ma credo con molta probabilità, visto il periodo, che fosse qualcosa di molto romantico, tipo "mi sa che ora non mi sentirò più sola".
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